Politica: Salvini-Putin Breve commento post elezioni

In questi miei ultimi articoli mi piace parlare di Salvini. Parlo di Salvini, anche se sono meridionale, perché credo fortemente che possa avere le carte in regola per divenire il principale portavoce del popolo di centrodestra per i prossimi 30 anni. Come gli altri leader dei partiti di destra italiani, anch’egli si è affrettato a congratularsi con il presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione di domenica. “Ottimo lavoro, presidente” ha scritto su Twitter Matteo. Il politico lombardo aveva in precedenza augurato buona fortuna al presidente, descrivendo Putin come “uno dei migliori uomini politici del nostro tempo”.

Putin ha ottenuto oltre il 76% dei voti, secondo i risultati ufficiali (votazioni in cui il principale leader dell’opposizione è stato escluso dalla corsa). Dopo la vittoria, il portavoce della campagna di Putin, Andrei Kondrashov, ha reso merito al primo ministro britannico Theresa May, dicendo: “Ogni volta che ci accusa di qualcosa di infondato, la Russia si unisce”. Si riferiva ad un aumento delle tensioni tra i due paesi per il caso recente della spia avvelenata. L’osservatorio elettorale indipendente russo Golos ha segnalato diverse irregolarità prima e durante il voto.

Nel tweet di congratulazioni, Salvini ha condiviso un post contestando l’idea del coinvolgimento russo nell’attacco. E ciò, mentre i leader di Stati Uniti, Francia e Germania si sono uniti al Regno Unito nel dire che non c’è “alcuna plausibile spiegazione alternativa” al coinvolgimento russo nell’attacco.

Siamo molto preoccupati della vicenda di Sergey Skripal, che ha messo a rischio molte vite umane ed esprimiamo la nostra forte solidarietà al Governo e al popolo britannico. È particolarmente grave l’uso di un agente chimico, vietato dalle convenzioni internazionali, sul territorio della Gran Bretagna”, è stata la breve dichiarazione rilasciata dalla Farnesina.

Personalmente stimo Salvini ma su “incerte” questioni ci vuole un po’ di cautela, si sa: prevenire è meglio che curare.

 

Arturo Di Mascio