Notizie che fanno ben sperare. L’omicidio di Giulio Regeni, secondo il New York Times, viene ora seguito anche dagli Americani. Lo stesso quotidiano ha ripercorso le principali tappe della tragica vicenda per riuscire a venire a capo riguardo la morte dello studente.
Un caso che mi ha preso al cuore, lo sapete. I colloqui diplomatici al Cairo con Washington aiuteranno a focalizzare lo sguardo della comunità internazionale sulla vicenda.
Sarà Sarah Sewall ad incontrare il ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry. Sewall è sottosegretario per i diritti umani, la sicurezza civile e la democrazia. In precedenza è stata a capo del Carr Center for Human Rights Policy.
Il New York Times racconta come funzionari americani abbiano in passato criticato il livello di rispetto dei diritti durante la presidenza di Al Sisi. Tuttavia, l’amministrazione Obama continua a stanziare 1,3 miliardi ogni anno in aiuti militari, considerato oggi un bastione contro lo Stato islamico nella regione, particolarmente in Libia. Ieri l’ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massari ha dichiarato che inizialmente non c’è stata collaborazione da parte egiziana. Ora al Cairo si trova un team di inquirenti italiani e, come Massari ha ricordato, si tratta anche di un “banco di prova per l’Egitto” chiamato a dimostrare vera collaborazione sulla necessità di far luce sulle ultime ore di Giulio Regeni e, soprattutto, sulle responsabilità per la sua morte.
Come al solito, svegliato il gigante …