Ogni anno, il 2 novembre… Inizia così un blasonato poema che mette insieme illustri e meno abbienti. Tra novembre e giugno c’è una gran differenza. La primavera celebra la vita e, con essa, il 2 giugno è la festa di un’Italia che vive e che rimane pur sempre una livella. Si, un paese in cui l’affare pubblico non fa distinzione tra ricco e povero. Anche la rivista Focus ha un articolo dedicato a questa “data in rosso” che si chiude con un dato interessante: il 2 giugno è una delle giornate in cui è più facile ascoltare l’inno nazionale detto Inno di Mameli che in realtà si chiama Canto degli Italiani. È proprio questo dato che mi ispira a scrivere questo articolo. Avrà ispirato forse anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo la parata in via dei Fori Imperiali, assieme al ministro della difesa Roberta Pinotti, il capo di stato maggiore della difesa, Claudio Graziano, il presidente della camera Laura Boldrini e il presidente del senato, Pietro Grasso. Il Canto degli Italiani ha risuonato anche oggi, durante i 71esimi festeggiamenti della Repubblica Italiana il cui motto, quest’anno, è stato Insieme per il paese. E insieme a noi c’è stato Andrea Bocelli, fiero di partecipare.
Non posso riportare stralci del discorso di Mattarella. Il punto in comune, quel che tutti noi italiani dovremmo cercare in questo giorno, è sul tema che più mi sta a cuore. Anch’io, come lui, sono un padre: “Dare alle future generazioni un’Italia in pace, prospera e solidale, in grado di assolvere a un ruolo autorevole e propulsivo all’interno di quella comunità internazionale che abbiamo contribuito a edificare. Le difficoltà che stiamo affrontando, le minacce alla nostra sicurezza e al nostro benessere vanno sostenute con la limpida coscienza dei risultati raggiunti ci accompagna la consapevolezza che in un mondo sempre più interdipendente, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di crisi e conflitti; non potrà esservi vero benessere se una parte dell’umanità sarà costretta a vivere nella miseria“.
Che dire? Viva la Repubblica, viva l’Italia!