Francia, calcio e terrore

Alcuni degli scenari peggiori tornano a ripetersi in Europa e in questa situazione gli Europei di calcio vanno avanti come se i calciatori e tutto il sistema UEFA si comportasse da araldo rispetto alla popolazione europea.

Solo tre giorni fa i tifosi della nazionale inglese sono stati protagonisti degli scontri con ultras russi e alcuni supporters francesi. L’unico ferito è un britannico colpito alla testa con una spranga. Colpito alla testa con una spranga.
Roba che potrebbe elevare i terroristi islamici a raffinati dottori. E, a proposito di ISIS e a proposito di Francia, stamane il Califfo del terrore ha rivendicato la morte di altri due poliziotti uccisi nella capitale francese.

Città militarizzate, centinaia di agenti schierati, milioni di euro spesi. E, nel frattempo, milioni di europei che ancora fronteggiano una crisi economica che sta per spegnere la candelina dei dieci anni. Ne mancano solo due. Vieux Port a Marsiglia, Magnanville a Parigi e il calcio continua. Certo, io stesso ho allenato. Io stesso condivido le gioie e i dolori degli Italiani che hanno fissato il teleschermo ieri sera e continueranno a fissarlo. Certo, anche io ho partecipato al business sportivo e ho rischiato molto di più della fortuna economica.

Ma voi mandereste vostro figlio a partecipare a quella che dovrebbe essere una festa quando, poi, alla sera non ci rimane nient’altro che il batticuore a saperlo circondato, oltre che di terroristi, da hooligans e ultras?

Con la Brexit che minaccia di far sentire sempre meno europeo il popolo inglese e un’estremismo che non ha mai fatto sentire umani coloro che si suicidano in nome di Allah voi come vi comportereste coi vostri figli?

da lastampa.it

da lastampa.it

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