Oggi un articolo totalmente nostrano che i miei lettori su facebook potranno vedere domani. E forse in questo periodo di grande volatilità per le banche è il caso di rilassarsi un momento leggendo cosa è avvenuto il giorno dopo e fare un raffronto con 24 ore di distanza. Così, anche i meno esperti potranno operare e immaginare una progressione nel tempo.
Una notizia di agenzia riporta nel proprio titolo Tassi fermi per lungo periodo di tempo. Le borse corrono. Si. Ricordiamoci cosa è successo negli ultimi due giorni, con le borse europee in caduta libera e Milano in testa al velivolo in picchiata. L’ennesimo salvataggio di Draghi rimescola tutte le carte. Oggi la sola Piazza Affari guadagna il 3% – dopo il punto percentuale in più avuto in mattinata.
I tassi sono rimasti fermi e resteranno così per un lungo periodo di tempo. Con l’inizio dell’anno i rischi al ribasso sono aumentati di nuovo, c’e’ volatilità ed in questo ambiente l’inflazione resta debole. Alla luce degli sviluppi di inizio anno la Bce rivedrà la propria politica monetaria a marzo. – Mario Draghi
Ma bisogna procedere cauti, perché la volatilità resta altissima e i rischi di investimento in questa fase anche, così scrive Stefano Carrer sulle pagine de Il Sole 24 Ore, ricordandoci anche che la dichiarazione e la scelta della BCE hanno immediatamente fatto scendere lo spread sotto i cento punti.
E probabilmente è divenuto doveroso indicare ai lettori una pessima figura fatta dal nostro premier, riportata su Wall Street Italia da Laura Naka Antonelli:
“Gli analisti con cui parliamo tutti noi, i big, di Jp Morgan e di altre realtà sanno perfettamente che investire in Italia oggi è una ghiotta opportunità. Direttore, investire in Italia è una delle scelte più convenienti oggi: Paese stabile, sistema solido, tensioni geopolitiche altrove. Gli investitori lo sanno”.
È sicuro del fatto suo Renzi, mentre rilascia un’intervista al Sole 24 Ore. Viene però il dubbio che il premier non sia però molto informato sulle novità che arrivano dal mondo della finanza. Cita JP Morgan, ma forse avrebbe fatto meglio a fare un altro nome.
Proprio di qualche giorno fa, infatti, usciva l’articolo di Reuters, dal titolo “Italy bank stocks plunge, brokers say tough 2016 ahead”, ovvero: “Titoli bancari italiani crollano, i broker prevedono un 2016 difficile”. Andrebbe tutto bene, se non fosse che Reuters cita proprio JP Morgan:
“JP Morgan said this month Italian banks should be avoided because low interest rates are expected to put pressure on revenues more than in other countries and credit problems limit a recovery in provisions”, ovvero: “JP Morgan ha detto questo mese che le banche italiane dovrebbero essere evitate, in quanto si stima che i bassi tassi di interesse metteranno sotto pressione i loro ricavi più che in altri paesi e i problemi relativi al credito limiteranno il recupero degli accantonamenti”.