LA POLITICA FA SCHIFO? NO, BISOGNA SOLO CAMBIARE MODO DI FARLA

Bisognerebbe fare molta attenzione a non generalizzare e a non trasmettere la sofferenza interna e la rabbia di noi “adulti” che abbiamo nei confronti di una politica, che negli ultimi anni ha mostrato di se la faccia più indegna è brutta. O meglio, non voglio sbagliare anche io, non tutta la politica, ma una parte di rappresentanti politici che hanno usato, solamente, la macchina pubblica per i propri e delle lobby che rappresentano, loschi interessi affaristici dimenticando che rappresentare i cittadini è prima di tutto un servizio e non un mezzo per riempirsi le tasche rubacchiando qua e là.

Una situazione accentuatasi ultimamente anche per una legge elettorale scellerata che non ha permesso ai cittadini di eleggere il proprio rappresentante direttamente e non ha permesso a chi intendeva rappresentare i cittadini ci farsi conoscere sul territorio per scambiare e raccogliere le opinioni del cittadino.

Ma questo problema, pare si stia risolvendo e sono sicuro che tra mille ostacoli si arriverà a un sistema più democratico di rappresentanza parlamentare.

Quindi stiamo attenti perché ciò che oggi la politica trasmette ai giovani determinerà il futuro di tutti. I ragazzi che oggi mentre studiano, lavorano si appassionano alla politica, magari a tempo perso, domani saranno uomini e donne che governeranno il Paese.

La politica questo lo ha dimenticato. La politica rappresenta il pensiero base sul quale costruire un modello di società, uno stile di vita, la politica è il fulcro degli ideali, la politica nasce dalla passione e dall’amore per la patria, non è un lavoro, lo diventa.

Chi fa politica deve avere come unico desiderio quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini, di tutti, senza punire nessuno.

La politica deve trasmettere positività, amore, amore per la libertà, pur avendo una visione obiettiva della realtà. La politica è il mezzo grazie al quale un campo fertile (il Paese) viene arato, ma è importante piantare i semi giusti (le idee).

La responsabilità di ogni politico che si ritenga tale sta nel dare se stesso alla sua terra, con amore, come un bravo contadino lavora il campo, nel presente, per il presente e per il futuro.

Lasciare ai giovani una terra in buone condizioni pronta alla semina, e non terra bruciata. Il raccolto sarà buono, proporzionalmente buono alla qualità dei politici in campo.

I signori politici dovrebbero spendere due minuti del loro tempo non per promettere, offendere o urlare, ma per illuminarci, senza giochi ruba-voti, su quale sia il modello di società che i loro partiti hanno in mente, chiarire se vogliono più o meno stato, chiarire il ruolo del cittadino nei confronti dello stato e dello stato nei confronti del cittadino, “il cittadino che loro hanno in mente”.

Questi punti fondamentali stanno alla base di un rapporto di lealtà, di sincerità, di verità, di cultura, che la politica può e deve avere e trasmettere.

Poi il cittadino libero, è libero di scegliere in base alle proposte e alle risposte che i politici intendono dare ai problemi reali del Paese.

I politici, di qualunque razza siano, debbono essere prima onesti con se stessi altrimenti non potranno mai essere veri con l’elettorato. Logorati dal potere lo hanno dimenticato, ed ora è meglio ricordarselo e si sceglie di far politica, lo si deve fare pensando ai bisogni della gente, di quella collettività di cui si fa parte e di cui fanno parte i nostri figli, i nostri nipoti, i bimbi che verranno e che saranno gli uomini e donne di domani, e che dovranno prendere le redini di una società che noi gli abbiamo preparato.

Arturo Di Mascio

http://www.arturodimascio.it

 

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