Chiunque avrà notato che negli ultimi giorni, con l’aggiornamento di Whatsapp è comparso un breve messaggio che indica che tutti i nostri messaggi saranno criptati. L’annuncio è arrivato direttamente da un post del fondatore di WhatsApp, Jan Koum, che non ha nascosto la sua soddisfazione in merito all’obbiettivo raggiunto: «Sono orgoglioso che il nostro team abbia raggiunto questo traguardo: d’ora in poi ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato sarà criptato di default se il mittente e il destinatario useranno entrambi l’ultima versione della nostra applicazione. Anche le chat di gruppo e le chiamate vocali saranno criptate».
Ciò significa che l’interfaccia dell’applicazione di per sé non è cambiata ma l’utilizzo della modalità “end to end” permetterà dunque di poter conversare e scambiare file e fotografie in maniera del tutto sicura.
Quando infatti si utilizza una “end to end encryption” solo gli interlocutori sono in possesso della chiave di crittografia (che è già presente nei device che inviano e che ricevono) dei messaggi che vengono inviati, e quindi i server ospitanti (in questo caso Whatsapp) hanno solo il compito di trasportare i dati senza esserne in grado di decodificare il contenuto.
Una mossa sicuramente rassicurante per il pubblico, ma che è arrivata in un momento abbastanza particolare per il mondo della tecnologia. Non dimentichiamo i dissidi di qualche tempo fa tra Apple e Fbi in seguito alla violazione di un iPhone di San Bernardino da un hacker contattato dai federali. Dietro questa scelta di aumentare il livello di sicurezza, il creatore di Whatsapp, che, ricordiamo, adesso appartiene a Facebook, non ha di certo nascosto che ci sia il caso sopracitato. «Riconosciamo il lavoro importante delle forze dell’ordine nel tenere le persone al sicuro – scrive Koum nel post ufficiale di WhatsApp – ma gli sforzi per indebolire la cifratura dei dati espongono le informazioni delle persone all’abuso di cybercriminali, hacker e Stati canaglia» e aggiunge poi «Le persone meritano sicurezza perché è la sicurezza ci permette di connetterci con chi amiamo. Ci permette di comunicare informazioni sensibili con colleghi, amici o altri. Siamo felici di fare la nostra parte nel mantenere le informazioni delle persone fuori dalla portata di hacker e criminali informatici».
Da padre di famiglia onestamente non mi sento molto rasserenato, ma da imprenditore sento già il peso del passo in avanti.