Tirerei un sospiro di sollievo per la salute di Silvio Berlusconi dopo l’intervento di quattro ore a cuore aperto subito ieri a Milano. Alberto Zangrillo, primario dell’unità di Anestesia e Rianimazione al San Raffaele e medico di fiducia dell’ex premier ha spiegato che è andato tutto come previsto e che l’ex premier è sotto monitoraggio come tutti i pazienti. Quindi ci vuole cautela, ci vuole attesa, ci vuole pazienza ma siamo fiduciosi. Buona parte delle parole che ho usato sono proprio le sue.
Noto con piacere che sono finiti i tempi dell’odio. Come pronosticabile. Tempi in cui una singola statuina tirata in faccia ha creato moti secondi solo a quelli del ’48. Del resto, il nemico numero uno è stato – politicamente – ucciso. No?
I cardiochirurghi hanno sostituito la valvola aortica mal funzionante, e per farlo hanno anche fermato il suo cuore e utilizzato un’apparecchiatura particolare per garantire la circolazione extracorporea del sangue. A seguito dell’intervento, Berlusconi è stato trasferito nel reparto di Terapia Intensiva, dove è previsto che passi qui due giorni, poi sarà trasferito in reparto, nella suite al sesto piano del settore D dell’ospedale, dove dovrebbe passare circa una settimana di degenza. Infine per un mese la riabilitazione a casa, come tutti i pazienti che hanno subito un intervento al cuore.
Il fratello Paolo è stato tra i primi a fargli visita in terapia intensiva, e uscendo dall’ospedale ha raccontato: «L’operazione è andata bene come sapete. L’ho potuto vedere, respirava regolarmente, eravamo sereni prima, e siamo ancora più sereni adesso. I chirurghi hanno fatto il loro dovere nel modo più professionale possibile, adesso sta a mio fratello completare l’opera».
Da Ansa e La Repubblica.