Questa new riecheggia non poco in tutti i nostri notiziari. La proposta della formazione di un super ministro delle finanze che incorpori tutte le funzioni finanziarie per i paesi membri della Eurozona. LEsm potrebbe trasformarsi in “Fondo monetario europeo”. Nei bei progetti, questa misura dovrebbe andare di pari passo con crescita e occupazione. Renzi e Juncker – fonte ANSA – sono sicuri che “questo mostrerebbe che l’Europa è la soluzione e non il problema”. Si, certo, considerando i problemi che questa disgregazione ha creato. Sicuramente, però, meglio tardi che mai. Questa è la dimostrazione che politiche accentratrici non sono sempre un male.
Specie se, sul piano della politica dei migranti si raggiunge un punto comune, un bond per le risorse. Siamo così tanto divisi sul come dare dignità ai migranti che la meritano che istituire un vero fondo, con una vera macchina amministratrice ci consentirebbe sul serio di vivere tutti insieme. Uniti, felici. Con quella felicità che negli States è un diritto, una common vision. Meccanismi di mutualità che potrebbero includere anche l’emissione di obbligazioni comunitarie. Penso a quei diciannove miliardi di avanzo pubblico. Gli spazi di bilancio dovrebbero essere integralmente utilizzati a supporto della crescita: lo scrive il governo italiano nel position paper sulla polita europea.
Tardi, dico. Ma forse non troppo.